Miopia, ipermetropia e astigmatismo sono detti errori di refrazione e sono i più comuni problemi oculari. Quando i rapporti anatomici tra le varie strutture oculari sono anormali (occhio troppo lungo, troppo corto o cornea troppo ovale), il sistema di lenti presente all’interno dell’occhio, costituito dalla cornea e dal cristallino, non riesce a mandare le immagini a fuoco sulla retina. La rifrazione della luce è alterata e la visione quindi sfocata.
I 4 più comuni errori di refrazione sono:
Ci sono molti modi per correggere il proprio errore refrattivo.
Le lenti a contatto sono dei piccoli dischi di materiale plastico che si mettono direttamente sull’occhio. Esistono molti tipi di lenti a contatto disponibili e il tipo migliore dipende dalla persona che le deve indossare e dal suo stile di vita. L’oculista potrà consigliare circa la soluzione più adatta. Le lenti a contatto richiedono tuttavia che si osservino alcune misure igieniche e comportamentali. Possono, infatti, essere veicolo d’infezioni, anche gravi, di traumi meccanici o di reazioni allergiche.
La chirurgia refrattiva è quella branca della chirurgia che si occupa della correzione di miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia che sono, appunto, i possibili difetti refrattivi dell’occhio.
Lo studio oculistico di Catania è all’avanguardia nel campo della chirurgia refrattiva e ha vasta esperienza in tutte le metodiche chirurgiche. Disponiamo inoltre di un’esclusiva tecnologia di analisi preoperatoria e postoperatoria nonché della migliore tecnologia laser eccimeri disponibile.
La miopia può essere ereditaria, ma se è di lieve entità può insorgere anche senza familiarità. Essa è dovuta a una discrepanza tra l’eccessiva lunghezza dell’occhio e la curvatura della cornea, troppo piatta. Viene scoperta di solito fra gli 6 e i 12 anni di età. Durante la pubertà e fino ai 20 anni, a seguito dei rapidi cambiamenti corporei, la miopia può aumentare. Fra i 20 e i 40 anni invece, di norma non progredisce ulteriormente a meno che si tratti di una miopia molto elevata, di per sé più instabile.
L’oculista, attraverso l’ausilio di una montatura e delle lenti di prova, valuterà la presenza di un eventuale vizio di refrazione facendo leggere il paziente a distanza e per vicino. Il procedimento con cui si chiede al paziente di vedere attraverso lenti progressivamente più forti o più deboli è denominato esame della refrazione, ed è soggettivo. Esistono anche altri esami che non richiedono la collaborazione del paziente, come l’autorefrattometria in cui è uno strumento a calcolare il potere degli occhiali o la schiascopia, esame in cui è l’oculista stesso che attraverso l’utilizzo di una luce indirizzata verso l’occhio del paziente può calcolare la lente appropriata da prescrivere.