La superficie dell’occhio, per mantenersi sana, deve essere continuamente lubrificata e protetta dall’essiccamento. I meccanismi che mantengono l’idratazione oculare sono due:
Lo scopo del film lacrimale non è soltanto quello di idratare la superficie oculare, ma anche quello, assieme all’ammiccamento palpebrale, di tenere pulita la superficie della cornea e di tenerla perfettamente levigata, otticamente perfetta. Se la cornea fosse asciutta, infatti, come la pelle, sarebbe lievemente irregolare. La cornea è la lente più importante del sistema diottrico oculare e, come ogni lente, per funzionare bene deve essere perfettamente levigata. Il film lacrimale, stratificandosi sulla cornea, rende la superficie corneale bagnata perfettamente liscia e quindi otticamente adeguata.
Una carenza di secrezione lacrimale provoca sensazioni spiacevoli quali prurito, senso di corpo estraneo, bruciore, lacrimazione paradossa; può provocare anche però fluttuazioni nella qualità della vista perché, come nel paesaggio di montagna, una superficie corneale non perfettamente lubrificata non è neanche perfettamente liscia e quindi diventa otticamente peggiore.
Le cause più comuni di occhio asciutto sono:
La diagnosi si basa sulla tipicità dei sintomi e sui seguenti esami:
La terapia delle condizioni di disfunzione lacrimale parte con la possibile eliminazione delle cause predisponenti e dal miglioramento dell’umidità ambientale, ove possibile. Le lacrime artificiali saranno sempre prescritte e andranno instillate con una frequenza che varia da caso a caso. Può essere utile associare una terapia sistemica con integratori alimentari specifici.
La biostimolazione avviene tramite la stimolazione delle ghiandole con un trattamento breve e confortevole eseguito da una luce pulsata molto intensa somministrata alla cute palpebrale inferiore, ad occhi chiusi. Il trattamento non necessita di anestesia e promuove, senza farmaci, la propria secrezione lacrimale migliorando i sintomi per un periodo molto lungo: da 6 mesi a 2 anni.
Il trattamento con Lipiflow riscalda e massaggia le palpebre eseguendo un drenaggio delle ghiandole di Meibomio e promuovendone il normale funzionamento. Anche il trattamento con Lipiflow è ambulatoriale e confortevole e può essere eseguito nel nostro studio situato a Catania.
La blefarite è una condizione caratterizzata da un cattivo funzionamento delle ghiandole site nel bordo palpebrale con conseguente infiammazione dell’occhio. La blefarite è qui trattata assieme all’occhio secco perché le due condizioni si associano spesso. Le ghiandole di Meibomio e quelle di Zeiss e Moll hanno il loro orifizio di scarico sul bordo palpebrale.
Quando la secrezione delle ghiandole di Meibomio si altera, la secrezione diventa densa e giallastra e accadono tre cose:
La blefarite a volte si manifesta con la comparsa di scagliette furfuracee alla radice delle ciglia (blefarite “squamosa”). Il bordo palpebrale è arrossato e le ciglia tendono a cadere o comunque rimanere più corte.
Le cause della blefarite sono spesso costituzionali. Frequente è l’associazione con la rosacea che è una malattia della pelle. Come nell’occhio asciutto, anche aver portato a lungo lenti a contatto può determinare un cattivo funzionamento delle ghiandole di Meibomio.
Il trattamento cambia in base al tipo di blefarite.
La pulizia del bordo palpebrale è indispensabile soprattutto nelle forme di blefarite squamosa. Sono in vendita delle specifiche salviettine medicate o dei prodotti di detersione palpebrale appositi che il medico non tarderà a prescrivere. Quando se ne è sprovvisti, il baby shampoo molto diluito può essere una alternativa “casalinga” (meglio di niente). Alcuni di questi prodotti farmaceutici di detersione contengono tea tree oil, estratto appunto dalle foglie dell’albero del tè (che non è quello le cui foglie si usano per la preparazione del famoso infuso, le foglie del tè come bevanda provengono da una camelia cespugliosa). Il tea tree oil ha proprietà disinfettanti attive contro i parassiti del bordo palpebrale.