La terapia medica prevede l’instillazione di colliri accompagnata, a volte, dall’assunzione di farmaci per bocca o integratori alimentari per migliorare la resistenza del nervo ottico alla pressione intraoculare elevata. La terapia, almeno nelle forme croniche che sono le più diffuse, va eseguita con costanza. Dopo una prima fase durante la quale il medico determina quale sia il collirio, o la combinazione di colliri, adatto a quel particolare caso, sta però al paziente seguire con diligenza le indicazioni terapeutiche. Il medico non ha modo di verificare quanto regolarmente la terapia sia stata praticata prima della visita di controllo.
Se per quel giorno il paziente avrà instillato i colliri prescritti la pressione risulterà normale, ma sarà stata alta per tutti i giorni precedenti durante i quali i colliri non siano stati eventualmente instillati. Molti casi di insuccesso derivano dalla non perfetta aderenza del malato alla noiosa, ma indispensabile, routine di somministrazione dei colliri! I controlli medici successivi alla diagnosi e alla prescrizione della terapia servono a determinare se la terapia medica continua ad essere efficace. A volte, un collirio che si sia dimostrato efficace per un certo periodo, perde col tempo potere terapeutico e va sostituito. A volte, invece, la terapia medica non è più sufficiente. Altre volte, invece, la terapia medica è efficace, ma gravata da fastidiosi effetti collaterali generali. Non si abbia ritrosia a comunicare al medico la comparsa di qualsiasi eventuale nuovo disturbo della salute generale. Sarà il medico a verificare se la terapia medica antiglaucomatosa può essere responsabile dei fastidi lamentati.